Poche persone hanno familiarità con il termine “verdure crocifere” ma detta in parole semplici si possono identificare anche come vegetali quali broccoli e Cavoli come appartenenti a questo gruppo. Negli ultimi anni studi scientifici stanno analizzando le proprietà benefiche di questi ortaggi o verdure, per scoprirne i benefici.
Cercheremo di spiegare come un ortaggio così speciale , curato in agricoltura nelle sue molteplici varianti, possa avere straordinari valori nutrivi, il Cavolo: coltivazione e proprietà benefiche Certo immaginiamo che non si stia parlando di una “Torta di Mele” che può raggiungere alti consensi, ma speriamo che grazie a questo nostro contributo possiate apprezzarne i benefici e scoprire ne il Cavolo un ottimo ortaggio per le vostre ricette.
Continua a leggere il Cavolo: coltivazione e proprietà benefiche, e scoprirai che il Cavolo è coltivato a scopo alimentare in oltre 150 varietà, tra il cavolo nero, cavolo cappuccio, cavolo rosso e il cavolo verza tra i più conosciuti
Il cavolo nella sua forma più tipica si trova sulle coste della Gran Bretagna e dell’Europa occidentale e meridionale; in Italia, con la varietà silvestris, è diffuso un po’ ovunque.
Ha foglie ondulate, larghe, carnose, prive di peli e pruinose (Coperto di brina) , con fiori giallo pallido, da questa specie sono derivate, per selezione, numerose varietà che differiscono notevolmente fra loro.
Potenziando l’attitudine delle foglie a embricarsi per formare una testa o palla, si sono ottenuti i cavoli cappucci e i cavoli verza o cavoli di Milano; aumentando il contenuto in antociani, si sono avuti i cavoli rossi; sviluppando l’attitudine a formare germogli all’ascella delle foglie, i Cavoletti di Bruxelles; mediante lo sviluppo della infiorescenza carnosa, il Cavolfiore e il Cavolo Broccolo; grazie all’ingrossamento del fusto, il Cavolo Rapa; infine sviluppando fusti e foglie, si sono ottenuti i Cavoli da Foraggio e i Cavoli Ornamentali.
Cavolo Cappuccio
ha foglie lisce, embricate strettamente a formare una testa o palla (cappuccio) che protegge il germoglio centrale.
Si riproduce mediante la semina, che si effettua in febbraio/marzo in un semenzaio sotto vetro.
Cavolo Verza
o Cavolo di Milano differisce dal precedente per le foglie grinzose o bollose. Queste due e varietà comprendono forme diverse per fisiologia, precocità (varietà primaverili, autunnali, invernali), aspetto della e testa (rotonda, ellittica, conica, cuoriforme), colore delle foglie (verdi, verdi azzurre, rosso-violacee).
Questi cavoli sono i più diffusamente coltivati per l’alimentazione umana.
Desiderano terreno piuttosto argilloso, ben lavorato e concimato. La semina si esegue in semenzaio, in marzo, in giugno e in settembre utilizzando circa 3 g di seme ogni metro quadrato.
Le piantine si trapiantano dopo 50 giorni dalla semina, in terreno già concimato, facendo ben attenzione a non far soffrire la sete alle giovani piante.
Durante il trapianto è bene scegliere i vari esemplari con ogni cura, i per scartare quelli privi dell’apice vegetativo. La coltivazione del cavolo verza continua con sarchiature ogni 20-30 giorni e con annaffiature ben controllate, tali da conserva-re al terreno una costante frescura. É importante eliminare il più frequentemente possibile le malerbe.
Cavoletto di Bruxelles
ha fusto alto 1 m circa con un ciuffo apicale di foglie verde scuro che formano una palla floscia e molte altre palle compatte (i cavolini) situate all’ascella delle foglie del fusto.
Di questa varietà esistono numerose forme differenti per precocìtà, e di facile coltivazione. La semina si effettua in letto caldo in marzo e in maggio trapiantando le piantine quando sono alte 20/25 cm. Dopo il loro sviluppo si cimano per stimolare l’ingrossamento delle teste fogliari globose.
La raccolta del prodotto avviene dal tardo autunno a o quasi tutto febbraio-marzo, secondo l’epoca della semina.
Non è consigliabile somministrare concimi con alto titolo di azoto altrimenti ciò provocherebbe la perdita della solida compattezza delle teste.
Cavolo cinese
molto coltivato in America, si va diffondendo anche da noi perché di ottimo sapore e alto rendimento: ha foglie arricciate, larghe, ondulate, con coste molto sviluppate e carnose mentre il Cavolo cappuccio ha forma ovale allungata.
Il cavolo verde è caratteristico per non avere né palla né fiore; in compenso è fornito di molte foglie. Comprende alcune forme foraggere, poche forme importanti per l’alimentazione umana e molte ornamentali.
Il cavoli da foraggio hanno fusto lungo, con foglie intere, grandi, compatte, di color verde bluastro (cavoli giganti, cavoli da vacche).
Le foglie vengono utilizzate per l’alimentazione del bestiame, ma quelle giovani e i germogli anche per l’alimentazione umana. I cavoli da ornamento somigliano a quelli da foraggio; hanno foglie di svariate forme e colorazioni e sono molto resistenti al freddo. re.
Cavolfiore
ha fusto robusto, alto da 20 a e. 50 cm, con foglie oblunghe fornite di una grossa costa mediana biancastra; l’infiorescenza forma una massa compatta, globosa, per lo più biancastra, in cui i peduncoli dei fiori sono molto ingrossati e ravvicinati così da creare un palla, grossa infiorescenza multipla.
Il cavolfiore non ha esigenze particolari di terreno, purché sia fresco e umido soprattutto durante il periodo estivo. La semina si effettua in maggio per avere il prodotto in autunno-inverno, oppure in settembre per poter raccogliere i frutti in maggio; in a quest’ultimo caso le piantine, durante l’inverno, devono essere conservate in letto caldo vetrato; la quantità di seme occorrente è di 2 g ogni metro quadrato.
Quando le giovani piantine hanno emesso la quarta o la quinta fogliolina e hanno raggiunto l’altezza di circa 20 cm si trapiantano, alla distanza di 50 cm l’una dall’altra, in terra ben lavorata e soffice, concimata in anticipo con letame.
La coltivazione del cavolfiore continua con sarchiature da eseguire ogni 20-30 giorni e con annaffiature ben controllate, tali da conservare al terreno una costante frescura; per questo tipo di coltura è particolarmente importante eliminare il più frequentemente possibile le cattive erbe.
Cavolo Broccolo
detto più brevemente broccolo, è molto affine al cavolfiore, da cui si differenzia per la colorazione verde più diffusa e intensa e la forma più affusolata, a punta conica, della palla e per alcuni caratteri delle foglie, per esigenze climatiche (il broccolo è meno resistente al freddo) e perché impiega più tempo a raggiungere la maturazione commerciale.
Inoltre il cavolo broccolo ha un’attività pollonifera maggiore del cavolfiore; tale attività è più spiccata nel cavolo broccolo ramoso (cavolo broccolo asparago): dopo la raccolta dei cappucci si formano sull’asse vegetativo molti te-neri germogli commestibili chiamati, come altri vegetali della famiglia, broccoletti.
Cavolo rapa
è caratterizzato dal fatto che il fusto forma un ingrossamento carnoso arrotondato sopra la superficie del suolo. Se ne coltivano numerose forme, diverse per la precocità e per il colore verde. o violetto della palla, che si raccoglie quando è ancora giovane e si consuma cotta.
Cavolo nero
è una varietà di cavoli, privo della gemma centrale, ed è caratterizzato da foglie di colore verde scuro lanceolate e divise, dalla superficie bollosa.
Il cavolo nero è in grado di fornire alcuni vantaggi per abbassare il colesterolo speciali se cotto al vapore. Il cavolo nero apporta beneifici all’organismo diminuendo il rischio del cancro come assicurato da studi scientifici. Questi, includono il cancro della vescica, della mammella, del colon, delle’ovaie e della prostata. Isotiocianati (ITC) a base di glucosinolati presenti enl cavolo rivestono un ruolo di primo piano nel raggiungimento di questi benefici per abbassarne il rischio.
Il Cavolo Nero è ora riconosciuto come fornire un supporto completo per il sistema di disintossicazione del corpo.
Una nuova ricerca ha dimostrato che le ITC fatti da glucosinolati di cavolo può aiutare a regolare disintossicazione a livello genetico, e combinano , anche , un antiossidante e benefici anti-infiammatori portando il cavolo nero in primo per una prevenzione di infiammazione cronica e dallo stress ossidativo.